Oldalak

2011. június 3., péntek

Szicilia- Magyarosan!







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2011. június 2., csütörtök

VII. TERME DI CASTELLO E BAGNO TERMALE (Gyula)

Nella parte sud-occidentale della Grande Pianura, sulla riva del fiume Fehér-Körös dalle acque candide, si estende la città di Gyula. Circondata da un ambiente intatto, la città della puszta gode della presenza delle acque pulite dei fiumi Körös dalle rive protette e della vicinanza del Bosco di Májvád, riserva che raccoglie alberi centenari. La città stessa è dotata di servizi di ogni genere: numerosi alloggi, ristoranti, caffetterie, musei, negozi di arte folcloristica, servizio di noleggio macchine e possibilità sportive (tennis, equitazione, piste bici, pesca all'amo, fitness) rendono piacevole il soggiorno dell'Ospite.

Oltre alle attrazioni naturali, la cittadina, importante frontiera con la Romania, offre anche una vita culturale con spettacoli musicali e teatrali nel suo Castello Rinscimentale (del XV secolo), unico del genere rimasto intatto in Europa Centrale. Nell'attiguo parco originario con un laghetto con noleggio barche, esteso su 28 ettari, si trovano le Terme del Castello (Várkert), con 9 piscine aperte e 11 coperte, alimentate da acque bicarbonate di 72°C scaturite da una profondità di 2005 metri.
Con le idro-, balneo- e elettroterapie qui adottate curano con ottimi risultati i dolori di origine infettiva, aiutano la rigenerazione dell'organismo indebolito e la riabilitazione post-traumatica.Inoltre sono a disposizione del Visitatore bagni a peso, ad acido carbonico, fanghi, vasche aromatiche, idromassaggio, massaggio fisiologico, magnoterapia, inalatori, manicure, pedicure, chinesiterapia, solarium, scuola nuoto.



Programmi:

Partire alle 7 ore.

Mattina la programma é libera nelle terme.


Pranzo:
Nella manufactura tradizionale, dove produconno la grappa di prugna „PALINKA", che  piú famosa in tutte le Ungheria.


Pomeriggio, visitiamo il Castello di Wenckheim passegiamo nel suo meraviglioso giardino.

Vi. VISITA LA CANTINA DEI VINI IN TOKAJ

 Il nome "Tokaj" viene associato in tutto il mondo all'omonimo vino e tuttavia oggi è assunto anche al rango di Patrimonio mondiale Unesco in quanto richiama la cultura vitivinicola di una precisa area del territorio ungherese.
Nella zona vinicola a nord-est dell'Ungheria, sono state trovate tracce dell'uva miocenica, considerata ceppo d'origine di tutte le specie d'uva oggi esistenti, e ciò consente di affermare che la vite a Tokaj non è stata importata ma è autoctona. Tutto ciò si deve al microclima straordinario, a particolari condizioni del suolo create da attività vulcaniche e postvulcaniche, alla favorevole morfologia del territorio, al vapore autunnale prodotto dai fiumi. Rilevante anche il ruolo delle querce locali, dalle quali si trae il legno usato per le botti, mentre la maturazione dei vini è favorita da una particolare muffa che si trova sui muri delle cantine. A questo vino venivano attribuite, sin da tempi antichi, proprietà anche terapeutiche, mentre il re francese Luigi XIV lo definì "re dei vini e vino dei re".

La zona vinicola di Tokaj-Hegyalja, inclusa nel Patrimonio mondiale, comprende in tutto 27 località - tra le quali le fertili aree di Tokaj, Bodrogkeresztúr, Bodrogkisfalud, Mád, Mezőzombor, Rátka, Szegi, Tarcal, Tállya - ma al Patrimonio appartengono le cantine Ungvári di Sátoraljaújhely, le cantine Rákóczi di Sárospatakon, le cantine Kőporosi e Gomboshegyi di Hercegkút, e infine a Tolcsva le cantine dell'Oremus e del Museo Enologico.La zona presenta particolarità uniche sul piano sia geologico che geografico. In seguito ad attività vulcaniche e postvulcaniche si è formato un suolo molto differenziato, e ciò incide sulla fecondità del terreno, sulle sue caratteristiche minerali, sulla sue capacità di assorbimento, mantenimento e rispecchiamento di calore.

La favorevole posizione del terreno, la buona esposizione al sole, la vicinanza dei fiumi Bodrog e Tisza, nonché il lungo autunno creano condizioni climatiche molto favorevoli, da cui dipende, ad esempio, l'ammuffimento nobile, causato dalla muffa nobile Botrytis cinera, grazie alla quale gli acini si trasformano in passiti. Il mosto degli acini può contenere anche 850 grammi di zucchero al litro e vi si concentra un alto contenuto di acidi e sostanze aromatiche. La selezione degli acini passiti dal grappolo era un procedimento consueto a Hegyalja già all'inizio del 1600. Al particolare microclima si deve invece il fiorire, sui muri delle cantine, di muffe nobili che hanno un effetto benefico sulla maturazione del vino.

La cultura vinicola degli ungheresi ha una duplice radice: le tradizioni orientali, del Caucaso e quelle occidentali, romane. Queste si rispecchiano nelle tecniche di produzione dell'uva e di costruzione delle cantine di Tokaj-Hegyalja. Produzione di uva e preparazione del vino si fanno risalire, in via d'ipotesi, all'epoca della "conquista della patria", sebbene manchino prove precise in tal senso. Dalla seconda metà del XII secolo, con l'arrivo dei coloni valloni, la diffusione della produzione di uva è invece attestata in modo certo. Nel corso dei secoli, vari popoli - sassoni, svevi, polacchi, rumeni, armeni ed ebrei - si sono stabiliti in questa zona, arricchendo sotto vari aspetti la vita economica e sociale, inclusa la cultura vinicola.
Ciò si riflette anche nell'architettura ecclesiastica e civile di queste località, dove oltre alle testimonianze dell'architettura popolare, particolare valore presentano gli edifici dell'aristocrazia e dei grandi agricoltori che, nei secoli XVI-XVII, entreranno a far parte del ceto borghese.La zona gode di tutela dal 1737, quando un decreto reale la dichiaro - primo caso al mondo - zona vinicola protetta. Nelle antiche cantine delle aziende vinicole tipiche, nelle fattorie, villaggi e cittadine si possono scoprire tutte le fasi della produzione del vino di Tokaj. La sopravvivenza delle tradizioni viticole in forma originaria e intatta negli ultimi mille anni e l'organica unitarietà della zona hanno motivato l'inserimento nel 2003 della zona vinicola storica di Tokaj nell'Elenco del Patrimonio mondiale Unesco.


La relazione formatasi a Tokaj-Hegyalja tra paesaggio, eco-sistema, cultura e tradizioni è così stretta e pregevole che la tutela e valorizzazione di questo ambiente rappresentano un interesse universale.


Escursioni consigliate
L'ambiente è molto adatto per gite sull'acqua, visto che Tokaj si trova nel punto d'incontro tra i fiumi Tisza e Bodrog. Da Tokaj si può partire alla volta di Sárospatak anche in battello. Il castello di questa località è uno dei complessi architettonici più preziosi in stile gotico e rinascimentale dell'Ungheria. Diversi tesori sono custoditi nel collegio protestante, fondato nel 1531, e nella Grande Biblioteca.

Nel castello di Szerencs è allestita una mostra storica permanente e si trovano anche una collezione di 825 mila cartoline e il Museo dello Zucchero. Nel castello si può anche alloggiare.
Il  rinomatissimo Tokaji Aszu "vino dei re, il re dei vini", come lo chiamò il Re Sole, Luigi XIV. Quest'ultimo proviene dalla cittadina di Tokaj, situata alla confluenza dei fiumi Tibisco e Bodrog, protetta dai venti freddi che soffiano da nord-est dalle montagne. Il Tokaji, celebrato da poeti, lodato da re, benedetto da papi e immortalato da musicisti è il fiore all'occhiello della già qualitativamente eccellente produzione vinicola ungherese.

Programmi:

Partire alle 7 ore.

Mattina sárá escursione da Sárospatak o/ Szerencs.

Pranzo: alle 14 ore, nella Cantina di Degenfeld.
Dopo il pranzo visitiamo la cantina, e assegiamo i vini ungheresi.




Pomeriggio rimbarciamo sul nave, e andiamo un giro e godiamo la nutura e le ambiente di fiume Tisza.

V. GITA NELLE GROTTE di TERMALE E BAGNO (Miskolc-Tapolca)

Situata nella parte nord-orientale dell'Ungheria, la graziosa cittadina di Miskolc-Tapolca ha la fortuna di avere un sottosuolo ricchissimo di acque salutari. Le proprietà curative delle acque lievemente radioattive, ricche di calcio, magnesio e idrocarbonati, delle sorgenti Tapolca sono state riconosciute sin dal Medioevo.


Oggi, il bagno termale immerso in uno scenario affascinante, incorniciato ai piedi dei monti Bükk, ha due bacini: il primo è stato costruito proprio sopra le sorgenti e, attraverso gli interstizi del pavimento, riceve l'acqua termale che sgorga a una temperatura di 29-31 gradi, il secondo è allestito in un'ampia cavità sotterranea.

In questo ultimo bagno è possibile praticare l'antroterapia. L'aria della grotta è indicata per curare bronchite e asma. Il Visitatore percorre le aule scavate dall'acqua nella roccia, seguendo proprio la corrente. Nelle varie sale della caverna acquatica decorazioni, luci, getti rendono l'ambiente più suggestivo.
 
Programmi:

Partire alle 7 ore.
Mattina: la programma é libera nelle terme.

Pranzo:
Per pranzo andremo sulla montagna di Lilafüred.  Qui troveremo un farm, dove nei ruscelli allavamenteno le trote. Tutti quanti siamo scegliamo una trote „live", e il cuoco si fa arrostire per noi.


Pomeriggio:
Dopo le passegiate ( visitiamo le cascade, grotte ) prendiamo il treno di bosco, e saliamo Miskolc-Diósgyőr, dove visitiamo il Castello.

 

IV. VISITA DELLA CITTÁ DEBRECEN „LA ROMA CALVINISTA"

La più grande città dell'Ungheria orientale, dista da Budapest 225 km. Centro economico e culturale del Transtibisco, è soprattutto la sede del protestantesimo ungherese:  "la Roma calvinista" che, con il collegio calvinista e le rinomate scuole, ha contribuito notevolmente all'istruzione pubblica e alla cultura del paese.



Dal XVI secolo è sede universitaria, ci si svolgono importanti iniziative culturali, tra le quali le Giornate di Jazz e il Carnevale di Fiori (20 agosto) che, con l'Università Estiva per Stranieri, rendono la città meritevole d'attenzione.I monumenti di maggiore interesse sono la Chiesa Grande (la più importante chiesa calvinista del paese, di stile neoclassico, con i due campanili che nascondono la più grande campana dell'Ungheria), il Collegio calvinista neoclassico, nominato "la Scuola del paese", costruito tra 1803-1816, l'edificio del Palazzo Municipale e il maggior mulino a vento dell'Europa Centrale.

Nel Museo Déri sono esposte le collezioni artistiche e storiche; qui é custodita inoltre la drammatica "trilogia" (Cristo davanti a Pilato, Ecce Homo, Golgota) di Mihály Munkácsy (1844-1900), pittore ungherese di fama mondiale.Le Terme di Nagyerdő (Bosco Grande) di Debrecen sono collacate nel Parco di riserva naturale di Nagyerdő, in un ambiente dove la pace, silenzio e l'aria pulita sono garantite per le vacanze, la ricreazione o la cura dell'Ospite.

 

 
  

 

Programmi:

Partire alle 10 ore.

Attivitá:

Mattina giriamo nel centro storico, e vedremo i monumenti famosi, poi visitare la chiesa calvinista e salire alla torre, dove la vista é eccelente della città.

Pranzo: alle 14 ore, nella ristorante di "Régi Vigadó"



Pomeriggio: dopo alle 16 ore:

Wellnes e Spa indulgenza in Aquaticum Termal Hotel.







Una programma tradizionale in ogni anno:

CARNEVALE DEI FIORI IN DEBRECEN (solo dal 14 - 20. di augusto)

Una miriade di fiori, la meravigliosa atmosfera di festa, e la stella esecutori di fare il boot: tutto questo è offerto sulla lista delle vivande al Festival dei Fiori di Debrecen, che recentemente è venuto a significare non solo una singola giornata di divertimento, ma una settimana lunga festa nello spirito della musica, della danza, e fiori ...

Uno degli eventi più popolari in Ungheria, il festival dei fiori continua ad attirare grandi folle di anno in anno, con un'esperienza veramente gratificante memorabile. Lo spettacolo deve andare avanti anche quest'estate, ma con un po 'di fresco aggiunte nuove attrazioni.



Tradizionalmente, i carri in sfilata ora visualizzare le scene possibili fantasiosi, costituiti esclusivamente di vari componenti floreali. In realtà, non in maggio come ben 3 milioni di fiori utilizzati per il regime individuale ", che ora comprende garofani, dalie, gerbere, ramoscelli di pino o abete, e composizioni di fiori secchi. Tra i carri individuale in processione, vi è anche una raffinata selezione di arte celebrate da casa e all'estero, intervallati da compagnie di danza, orchestre, bande e majorette, squadre, deliziando il pubblico con performance spettacolari.
Durante gli oltre 100 anni di storia del festival, milioni di visitatori, che hanno deciso di trascorrere del tempo per commemorare la festa di S. Stefano e il nuovo pane (su cotto di farina di frumento appena raccolte di terra) a Debrecen, da la possibilità di vedere carri e floreali previste diverse decine di migliaia di partecipanti che sfilano ...
 

III. GITA DAL „PUSZTA" HORTOBÁGY NATIONAL PARK

Paesaggisticamente è la zona più nota dell'Ungheria: qua si trova l'estesa puszta ungherese, la Grande Pianura. Hortobágy, centro di una riserva naturale, è un'antica città medioevale andata quasi totalmente distrutta in seguito alle invasioni mongole.

Ora è una piccola deliziosa cittadina della puszta ungherese e parte integrante dell'eredità mondiale, titoloconferitole dall'UNESCO nel 1999. Immersa nell'omonimo parco naturale, la popolazione di questa zona ha conservato le antiche tradizioni ungheresi in un paesaggio intatto dominato dalla presenza di gregge di specie antiche ungheresi: le pecore racka e il bovino grigio magiaro.

Di particolare interesse è la visita ai monumenti di carattere folcloristico: la csárda ('ciarda', trattoria), il museo dei pastori, il Ponte dai Nove Buchi. Memoria di questi tempi passati è la fiera del ponte svolta in ricordo dei grandi mercati di bestiame di un tempo, collegata con manifestazioni ippiche e con la rievocazione di altri avvenimenti tradizionali della vita nella puszta.


Programmi:

Partire alle 10 ore.

Attivitá:

Andiamo a vedere una antica spettacolo :" Show di „Csikós"





Pranzo: alle 14 ora, nella trattoria antica ungherese.   
Il menu fanno nel forno antico.


Pomeriggio: dopo alle 16 ore:

Vediamo come produttono le ceramiche artigianale,  e anche noi ci proviamo questa antica tradizionale attivittá.

Dopo la programma nella fiera floclorica potete comprare i artigiani, che sono ottimi per i regali.












II. GITA DA HAJDÚSZOBOSZLÓ AQUA PARK

Nelle vicinanze di Debrecen e del Parco Nazionale di Hortobágy troviamo la più grossa stazione termale d'Ungheria.

Le Terme di Hajduszoboszló e l'Aquapark si estendono su 25 ettari, con numerose piscine, visitate ogni anno da più di un milione di turisti. Il tesoro di questa città é senz'altro l'acqua termale bicarbonata con alta concentrazione di iodio e bromo che sfocia a 73°C dal sottosuolo, alla quale è dovuta la sua fama mondiale, porta ad una guarigione del 90% nel caso di malattie croniche di organi motori, ginecologiche, derma-tologiche e interne.
La composizione particolare dell'acqua (ad esempio, il contenuto salino è cinque volte più alto di quello dell'acqua di mare) è chiamata "la Mecca dei reumatizzati".


L'Aquapark offre divertimento per tutti: piscine, scivoli di tutte le misure a disposizione del pubblico.
La cittadina, ricca di monumenti etnografici, offre al Visitatore nelle sue numerose strutture alberghiere e termali ogni tipo di servizio: sanatorio, reparto reumatologico, massoterapia, magneoterapia, fototerapia, bagno ad acido carbonico, terapia ad ultrasuono, idromassaggio, balneoterapia a pesi, fanghi, cinesiterapia, idrochinesiterpia, elettroterapia, cure personalizzate (balneari ed idropiniche), studi dentistici, ginecologici, laboratori, sauna, solarium, parrucchiere, estetista ecc.


Per chi desideri rilassarsi con attività sportive, sono a disposizione tutti i generi di campi sportivi (tennis, calcetto ecc.), possibilità di equitazione, pesca, fitness, paracadutismo, volo con deltaplani.

Programma:
Partire alle 10 ore - alla fine di 19 ora.
La programma é libera nel Aquaparc.